Quando prepari una sequenza, pensa a 5 queste fasi: Un inizio gentile e lento per risvegliare il corpoUna parte in cui il corpo va riscaldatoUno spazio per esplorare delle posture “più intense” o anche “più difficili”Uno spazio per ridiscendere dalla curva energetica e prepararsi a ShavasanaShavasana (a questo punto meritatissimo!)ORA, MOLTO IMPORTANTE: Tutto all’interno della classe deve seguire questa curva energetica!Quindi anche:- la musica (se vuoi delle playlist strutturate secondo questo criterio, la maggior parte per classi di oltre 2 ore, ma vabbè, dai un’occhiata al mio account Spotify (qui)- Il tuo tono di voce – piu “shanti” all’inizio e alla fine, e più energico durante le fase riscaldamento.Sballare la sequenza di quest’onda energetica può causare vari problemi: Se parti subito strong (mantra iniziale e via di saluti al sole), tutti gli studenti che non sono segni non di fuoco si sentiranno violentati.Se fai le posture di stretching intenso prima del riscaldamento, i tessuti non sono pronti e potresti persino causare infortuni.Se da una sequenza super energizzante passi subito a Shavasana, in shavasana gli studenti saranno ancora iper-attivati e non riusciranno a rilassarsi. Quando mi capita di finire in una classe che non segue l’onda energetica, vorrei scappare a gambe levate :/ Invece, quando segui questo criterio per impostare le tue lezioni, puoi andare avanti per ore (io a volte faccio masterclass di 2 ore mezza!) e insegnare anche roba stra-difficile, ma gli studenti ti seguono perchè stai “risvegliando” la loro energia dolcemente, e facendo cosi, li porti nellostato di “flow”: uno stato in cui sono completamente immersi in quello che stanno facendo – che è proprio quello che vorresti sentire tutte le volte che pratichi!PS: e se non sai di cosa sto parlando devi assolutamente venire a farti un bel viaggio di Vinyasa di due ore con me 😉PS2: SEGNATELO IN AGENDA: IL 4 aprile alle 8 PM terrò un webinar gratuito per insegnanti di yoga, non puoi mancare!! |